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🌡️💡Ondate di calore: le città più calde sono quelle maggiormente impermeabilizzate🛰️🌳🏙️

Aggiornamento: 16 ott 2023

Le temperature superficiali registrate la sera del 16 luglio 2023 alle ore 20.57 durante l'#ondatadicalore che ha investito il nord Italia in questi giorni hanno mostrato come le principali città del nord (Milano, Bologna, Padova, Verona) siano quelle che hanno accumulato maggior calore durante tutto il giorno, con picchi fino a 32°C.

La prima immagine, ottenuta grazie ai dati del satellite #Sentinel3, mostra come le temperature nelle città sopracitate abbiano registrato valori particolarmente elevati a causa della #cementificazione e #consumodisuolo. La tecnologia fornita dal programma #Copernicus, che ha monitorato l'andamento delle temperature superficiali, ci ha permesso di comprendere come le aree fortemente urbanizzate tendano a trattenere e accumulare il calore, creando vere e proprie "isole di calore urbane".

La nostra analisi non si è fermata qui. Ci siamo concentrati specificatamente sulla provincia di Vicenza per esaminare il rapporto tra le temperature superficiali e l'impermeabilizzazione dei territori comunali. Utilizzando i dati di Copernicus, siamo stati in grado di associare le temperature nella stessa serata del 16 luglio 2023 con la percentuale di suolo impermeabilizzato.

Il capoluogo della provincia, con una temperatura media registrata di 27,3°C, ha dimostrato come il processo di impermeabilizzazione del territorio abbia avuto un ruolo chiave nell'aumento delle temperature locali. Con il 30% del territorio comunale impermeabilizzato, è diventato evidente come le superfici cementate e asfaltate abbiano contribuito all'accumulo di calore, creando un microclima più caldo rispetto alle aree meno urbanizzate.

Come riprova di questa intrascurabile evidenza, il comune di Asiago si è rivelato essere un'eccezione con una temperatura di 16,5 °C e una percentuale di territorio impermeabilizzato del solo 2%. Questo dato è stato influenzato dalla combinazione di fattori, come l'elevata quota del comune e la presenza di ampi spazi verdi, in particolare boschi, che hanno contribuito a raffreddare l'ambiente circostante.


Sempre più studi scientifici dimostrano il legame tra l'urbanizzazione e l'effetto di isola di calore urbana, sottolineando l'importanza di soluzioni #sostenibili, come l'aumento delle aree verdi e la promozione di tecniche di costruzione eco-friendly, per contrastare gli effetti negativi delle ondate di calore.


La nostra analisi conferma la necessità urgente di impegnarci tutti nella trasformazione delle nostre città, compiendo il primo passo della comprensione della correlazione tra azione umana e danno ambientale. Solo attraverso l’impegno comune si può creare un futuro sostenibile. E solo così possiamo rendere i nostri territori pronti per il futuro.



Le ondate di calore nell'estate 2023 in Pianura Padana

Un confronto tra le zone più calde della provincia di Vicenza e quelle più impermeabilizzate

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